Annullate tutte le cerimonie istituzionali. Il sindaco Matteo Renzi: «Questo è un dolore di tutta la città»
Bandiere a mezz’asta, cerimonie istituzionali annullate e negozi con le serrande abbassate per dieci minuti (dalle 12 alle 12.10). Oggi è la giornata di lutto cittadino. Firenze piange per la strage dei senegalesi. Anche i banchi del mercato di San Lorenzo hanno chiuso appendendo un cartello: «No al razzismo! Si chiude in segno di solidarietà alle vittime del razzismo».
A proclamarlo è stato il sindaco Matteo Renzi, che ieri ha deciso di annunciarlo sulla sua pagina Facebook: «Firenze è scossa dal gesto solitario di un killer, Gianluca Casseri, folle e senza pietà». Il sindaco nel pomeriggio si era recato anche in prefettura e più tardi, sempre sul social network aveva aggiunto: «Ho parlato con il Ministro per la cooperazione Andrea Riccardi (che oggi, nel pomeriggio, verrà a Firenze, in Palazzo Vecchio). Non è il momento della speculazione e come mi ha detto il leader dei senegalesi fiorentini Pap Diaw «vogliamo giustizia, non vendetta». Invito tutti a mantenere la calma, rispettando il dolore di queste ore. Il lutto cittadino sarà l’occasione per una riflessione sulla follia xenofoba e sul come combatterla».
Il sindaco, durante una conferenza stampa, aveva detto: «Oggi (ieri, ndr) è un giorno che Firenze non avrebbe mai voluto vivere, un giorno di dolore incredibile» sottolineando che «un killer xenofobo ha distrutto non solo delle vite umane, ma ha seminato la disperazione in un’intera comunità, che non è solo quella senegalese ma è tutta quella fiorentina». «Credo sia giusto – ha proseguito il sindaco – che i cittadini fiorentini si facciano carico di un piccolo gesto di attenzione che è quello, non soltanto di consentire la sepoltura secondo i riti previsti dell’imam che domani sarà con noi in Palazzo Vecchio assieme al ministro Riccardi, ma anche delle spese per rimpatriare le salme».
«L’atto xenofobo e criminale di questo folle – ha aggiunto, riferendosi all’omicida Gianluca Casseri -, lucido nella sua follia, ha colpito al cuore Firenze. Siamo di fronte a un gesto di una persona che ha evidenti stampi razzisti e xenofobi. Siamo comunque di fronte a un gesto solitario: non siamo davanti a un sommovimento di centinaia di persone che mettono a ferro e fuoco una città, ma di un uomo che nella sua assoluta follia xenofoba decide di uccidere a colpo sicuro. Io – ha continuato – non vedo analogie tra le vicende di Torino con questa di oggi a Firenze: sono cose diverse». Ai giornalisti infine che gli hanno chiesto se parteciperà alla manifestazione che la comunità senegalese ha indetto per sabato prossimo, Renzi si è limitato a rispondere: «Vediamo come è organizzata».
L’incredulità è tanta in tutte le sedi istituzionali locali: «E’ un gesto efferato e sconvolgente», dice il governatore Enrico Rossi. Tanto che secondo il presidente della Regione «la vicenda sembra per certi aspetti avere analogie con quella di Oslo. Bisognerà capire bene il quadro entro cui è maturata una cultura di questo tipo. C’è da chiedersi se non ci siano state da parte di tutti sottovalutazioni di certe espressioni culturali che alimentano xenofobia e razzismo e di circoli che ne fanno espressamente il motivo della loro organizzazione e della loro attività».
Fonte: Corrierefiorentino.it