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La vita nei rifiuti in Africa, foto dell’anno

21 Dic

Il concorso 2011 della sezione tedesca dell’agenzia Onu vinto da uno scatto fatto nel «cimitero dell’elettronica» di Accra

Vivono tra i rifiuti, vivono dei rifiuti: alla periferia di Accra, la capitale e la città più popolosa del Ghana, c’è una delle discariche hi-tech più grandi del mondo. Qui finiscono pc, monitor, tastiere, televisori, frigoriferi. Tutti quegli elettrodomestici che all’Europa non servono più. Vengono bruciati per ricavarne rame, ottone, alluminio e zinco da rivendere. Lo studente Kai Löffelbein ha documentato la vita delle persone nel terribile «cimitero dell’elettronica». E si è aggiudicato il primo premio del concorso internazionale dell’Unicef per «La foto dell’anno 2011».

Ogni anno Unicef Deutschland premia la foto dell’anno, lo scatto che più di altri è riuscito a documentare la terribile quotidianità di quei bambini meno fortunati. Un’immagine che forse ha la possibilità di scuotere anche l’opinione pubblica, soprattutto quella dell’Occidente. In un’atmosfera da girone dantesco nella discarica vicino Accra – dove bruciano pc e cellulari e dove l’aria, l’acqua e la terra sono pesantemente contaminate dai gas tossici – c’è un ragazzino. Nelle sue mani tiene quel che resta di un televisore. Gli darà fuoco e cercherà di estrarre quel poco metallo prezioso ancora presente all’interno. È «Unser Müll in Afrika», i nostri rifiuti in Africa, la foto Unicef del 2011. L’ha scattata Kai Löffelbein, trentenne studente di Hannover, in una calda giornata di settembre, sulla discarica di Agbogbloshie, anche nota tra questa gente come «Sodoma e Gomorra».

L’immagine documenta «il lato oscuro del progresso tecnologico: come i rifiuti elettronici possono diventare una minaccia per la vita dei bambini in altri continenti», ha detto la madrina dell’agenzia dell’Onu in difesa dei diritti dell’infanzia e first lady tedesca, Bettina Wulff. Il secondo premio è andato al fotografo spagnolo J.M. Lopez per la sua drammatica foto di un bambino denutrito in Guatemala. La fotografa americana Mary F. Calvert si è aggiudicata il terzo premio: il suo scatto ritrae un gruppo di bambini nigeriani mentre vengono vaccinati contro la polio. La foto di Löffelbein ha vinto tra 1228 immagini pervenute da 32 paesi.

Fonte: Corriere.it

 
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Pubblicato da su 21 dicembre 2011 in Uncategorized

 

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