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Congo:14 anni di carcere per l’ex capo delle milizie, Lubanga

11 Lug

Ha arruolato e fatto combattere bambini soldato. Per questo la Corte penale internazionale (Cpi) lo ha condannato a 14 anni di detenzione. Thomas Lubanga, ex capo della milizia delle Repubblica democratica del Congo, è stato ritenuto colpevole di aver reclutato e usato bambini soldato nella sua milizia, l’Unione dei patrioti congolesi, durante i combattimenti nella regione di Ituri, nell’est del Congo, tra il 2002 e il 2003.

LA SENTENZA – Il 51enne è la prima persona condannata dalla Corte, istituita dieci anni fa. I procuratori avevano chiesto per Lubanga la pena di 30 anni di carcere, ma avevano detto di essere disposti a ridurla a vent’anni se il signore della guerra si fosse «scusato sinceramente» con le vittime dei reati da lui commessi. Lui non ha reagito quando il giudice Adrian Fulford ha letto la sentenza. L’accusa aveva chiesto una condanna a 30 anni di reclusione. Il giudice ha affermato che la sentenza riflette la necessità di proteggere i bambini durante la guerra. «La vulnerabilità dei bambini – ha spiegato Fulford- significa che bisogna offrire loro una protezione particolare». Il giudice ha poi precisato che il periodo trascorso da Lubanga in carcere in attesa del processo, a partire dal marzo del 2006, sarà detratto dalla pena.

LE CELLE – Al momento non è chiaro dove il signore della guerra congolese sconterà il resto della pena: la Cpi non ha celle per criminali di guerra condannati, ma ha siglato accordi per la loro detenzione con sette Paesi: Danimarca, Serbia, Mali, Austria, Finlandia, Regno Unito e Belgio. Le sentenze contro Lubanga sono in realtà tre: una a 13 anni, la seconda a 12 e la terza a 14 anni di carcere, rispettivamente per aver reclutato, arruolato e usato bambini soldati. Le tre pene saranno tuttavia scontate simultaneamente. Il giudice ha criticato l’ex procuratore capo della Cpi, Luis Moreno Ocampo, per non aver formulato nei confronti di Lubanga anche accuse di violenze sessuali e per non aver presentato prove al riguardo. Attivisti per i diritti umani sostengono infatti che la milizia di Lubanga fosse stata responsabile di stupri di massa nella regione di Ituri.

Fonte: Corriere.it

 
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Pubblicato da su 11 luglio 2012 in Uncategorized

 

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