È cominciato in Tanzania il viaggio nel continente africano del presidente cinese Xi Jinping, con una prima tappa nella capitale Dar es Salaam. Si tratta di una visita che “sottolinea la presenza e l’interesse di Pechino nel continente”, scrive il Mail & Guardian. Il viaggio del presidente cinese proseguirà a Durban, in Sudafrica, con la partecipazione al vertice delle potenze emergenti insieme a Brasile, India e Russia.
Nel discorso pronunciato oggi in Tanzania Xi ha promesso che “le relazioni tra la Cina e l’Africa continueranno a intensificarsi”.
“La cooperazione tra Africa e Cina è totale,” ha aggiunto Xi, sottolineando che Pechino ha costruito “relazioni amichevoli con tutti i paesi africani, non importa se piccoli o grandi, forti o deboli, ricchi o poveri di risorse, la Cina tratta in egual modo tutti i paesi e porta avanti una cooperazione pragmatica che beneficia entrambe le parti”. Xi ha detto di voler mantenere la sua promessa di inviare nell’arco di tre anni un prestito di 20 miliardi di dollari destinati alle infrastrutture, all’agricoltura e alle imprese.
Secondo Jonathan Holslag, capo della ricerca al Brussels institute of contemporary China studies, “Xi vuole dimostrare che l’approccio della Cina nei confronti dell’Africa è diverso da quello dell’occidente”.
La Tanzania offre a Xi un’importante opportunità per sottolineare la dimensione storica delle relazioni sino-africane. Oggi la Cina sta rilanciando la sua partnership con la Tanzania investendo nelle sue infrastrutture, con il progetto di una ferrovia che metterà in collegamento le miniere cinesi nella Repubblica Democratica Congo e un porto commerciale a nord di Dar es Salaam che costerà 10 miliardi di dollari.
Gli scambi commerciali tra Africa e Cina nel 2012 hanno raggiunto un valore 198 miliardi di euro, un aumento del 19,3 per cento rispetto al 2011. Dal 2009 la Cina è diventata il partner commerciale più grande del continente, con duemila società che operano in cinquanta paesi del continente.
Secondo l’Economist in Africa vive ormai un milione di cinesi, e il flusso non si ferma, come non si fermano gli investimenti: secondo l’ambasciatore di Pechino in Sudafrica ormai si è arrivati a 40 miliardi di dollari. E la bilancia commerciale tra la Cina e il continente africano parla di importazioni (principalmente relative a minerali) e di esportazioni (si tratta di merci di vario genere) per un giro d’affari di 166 miliardi di dollari.
Ma la presenza della Cina in Africa è periodicamente accompagnata da tensioni. Secondo il governatore della banca centrale della Nigeria, Lamido Sanusi, con la Cina l’Africa ha “un tipo di relazione in base alla quale si priva di tutte le sue risorse per avere in cambio prodotti industriali”.
“Questa era anche l’essenza del colonialismo, ha scritto sul Financial Times. “I britannici andavano in Africa e in India per assicurarsi materie prime e mercati. Ora l’Africa si sta aprendo a una nuova forma di imperialismo”.
Ma secondo il ministro degli esteri cinese Zhai Jun questo tipo di episodi riflettono “la mancanza di comprensione reciproca”.
Fonte: Internazionale.it