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La Guinea ospite speciale del 26° Salone Internazionale del Libro di Torino

13 Mag

salonelibro2013

E’ il primo paese dell’Africa sub-sahariana ospitato dal Salone Internazionale del Libro di Torino; un primato importante, che  porta la Guinea alla ribalta del nostro panorama culturale, raggiunto grazie alla caparbietà dell’associazione italo-guineana Nakiri e a numerose collaborazioni. Il programma è ricco di eventi, incontri, conferenze e concerti che si terranno al Lingotto Fiere e nel Salone Off.

Cultura: motore di sviluppo per la Guinea

La 26° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino – in programma dal 16 al 20 maggio 2013 al Lingotto Fiere – vede la partecipazione della Guinea come ospite speciale, preannunciandone la candidatura quale ospite d’onore al Salone del Libro di Torino 2014.

Il progetto OnGuinea nasce dalla volontà dell’Associazione italo-guineana Nakiri di stimolare gli scambi culturali tra l’Italia e la Guinea, favorendo la reciproca conoscenza attraverso la partecipazione a convegni, concerti, serate di approfondimento, manifestazioni interculturali e tutto ciò che possa avvicinare i due Paesi. E’ in quest’ottica che si sviluppa la partecipazione della Guinea alla 26° edizione del Salone del Libro, come ospite speciale. Coordinata dall’Associazione Nakiri, e resa possibile dalla collaborazione con il Ministero della cultura e del patrimonio storico della Guinea, il Ministero  degli affari esteri e dei guineani all’estero e il Ministero del Turismo della Guinea, la presenza della Guinea al Salone sarà ricca di incontri ed eventi legati al paese africano, che consentiranno al pubblico di scoprire la ricchezza del suo patrimonio storico, archeologico, musicale, artistico ed enogastronomico.

Nel corso del Salone, saranno ospitati alcuni dei personaggi più importanti della cultura guineana.

Si comincerà giovedì 16 alle ore 19 con una conferenza, che affronterà il tema “Oralità e scrittura nelle culture tradizionali dell’Africa occidentale”, alla quale parteciperanno Justin Morel Junior, ex ministro dell’informazione e della comunicazione e giornalista radio-televisivo nominato a Conakry nel 2000 “giornalista culturale del secolo”, Djibril Tamsir Niane, uno dei più illustri storici e scrittori guineani,Karim Metref, scrittore e giornalista algerino che da molti anni vive a Torino e si occupa di formazione,Pap Khouma, scrittore senegalese, immigrato in Italia nel 1984, dove è diventato giornalista. Modera l’incontro e Marco Aime, professore di antropologia culturale all’Università di Genova.

Venerdì 17 alle ore 16 in un’altra conferenza si parlerà della “Cultura come motore di sviluppo per la Guinea”, con Chantal Colle, che ha lavorato come consulente per la comunicazione per il Presidente della Repubblica di Guinea Lansana Conte, Tierno Monenembo, scrittore guineano, vincitore del premio Renaudot nel 2008, e Koumanthio Zeinab Diallo, fondatrice della sezione guineana del PEN Club International, membro del Comitato Internazionale delle scrittrici. Modera l’incontro Davide Demichelis, giornalista torinese, grande viaggiatore dell’Africa, dove ha realizzato reportage e documentari per giornali (fra gli altri Panorama, Oasis e vari quotidiani), radio e televisioni sulle popolazioni, le culture e le guerre che hanno sconvolto la vita del Continente.

Domenica 19, dalle 12 alle 18, gli autori ospiti del Salone saranno a disposizione nello stand Onguinea per parlare dei loro libri e conversare con il pubblico.

Giovedì, venerdì, sabato e lunedì, alle 11 e alle 14,30, sono inoltre previsti due momenti per i bambini e le scuole: in “Suoni e parole dell’Africa” i bambini (e anche gli adulti!) potranno seguire i racconti della storia africana e i suoni di strumenti poco conosciuti nella nostra cultura occidentale, che sapranno incuriosire e incantare chiunque vorrà sedersi ed ascoltare.

Ancora sabato 18, infine, per il Salone Off il Jazz Club di via Giolitti 30, ospiterà un concerto dei Ba Cissoko, uno dei gruppi musicali guineani più famosi in tutto il mondo che si propongono di “modernizzare la tradizione mandinga per diffonderla meglio; trasgredirla per renderle il giusto onore”.  Il loro leader, Ba Cissoko, da cui prende il nome il gruppo, è nato di una famiglia di griot, maestri cantanti ed abili musicisti di strumenti a corda, custodi di memorie secolari che vengono tramandate oralmente. Ba Cissoko ha fatto sue tali storie e, senza rompere lo stretto legame con la tradizione, ha aggiornato l’approccio strumentale, perfezionando la sua conoscenza della musica e degli strumenti tipici del suo mondo, integrandoli con le narrazioni dei cantastorie.

Un’occasione importante, dunque, per entrare nel vivo della cultura, della tradizione e del territorio guineano, che riserva momenti di inattese sorprese.

Fonte: Noisefromafrica.wordpress.com

 
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Pubblicato da su 13 Maggio 2013 in Uncategorized

 

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